Regione autonoma della Sardegna
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Incastonato tra i monti e la pianura, sulla cima della collina, l'abitato di Seneghe ਠvisibile da lontano per chi arriva dal Campidano. Il primo nucleo abitativo del paese di impronta tipicamente medioevale, si ਠmolto probabilmente sviluppato attorno alla Chiesa Parrocchiale dedicata all'Immacolata Concezione la cui cupola alta 36 metri svetta in cima alla collina. La Parrocchiale consacrata nel 1893 su una chiesa anteriore, ha uno stile baroccheggiante e sontuoso, a croce latina, con un'ampia navata centrale, la volta a botte e ben otto cappelle laterali. L'interno ਠstato completamente affrescato dal pittore Giuseppe Scano.
Di grande bellezza ਠil coro ligneo ubicato dietro l'altare e costruito da Raimondo Deriu. Antistante la Parrocchiale si sviluppa una della piazze più rappresentative di Seneghe che ospita la fontana, costruita nel 1866 dall'ingegnere seneghese Domenico Pili, l'edifico scolastico di epoca fascista e la casa comunale edificata negli anni '40 e successivamente ristrutturata.
A poche centinaia di metri da qui si trova la Piazza dei Balli, cuore pulsante del paese, soprattutto nel periodo del carnevale, quando viene investita dalla vitalità incontenibile delle danze tipiche locali.Una visita in centro storico non puಠnon attraversare la via Pippia, antico corso di Seneghe, caratterizzato dall'affaccio di diversi edifici tipici. Da rilevare l'ampio uso della pietra di origine basaltica o tufacea, presente nei prospetti e negli architravi delle abitazioni. Risalenti al periodo della dominazione spagnola quindi del XVII e XVIII secolo, sono gli architravi e le cornici che presentano decorazioni realizzate con la tecnica del bassorilievo e motivi floreali e geometrici, di ispirazione religiosa, (come la fiamma realizzata al centro del decoro, che sta a simboleggiare l'anima che sale verso Dio) e pagana (come i simboli fallici maschili). Dei primi del '900 sono invece gli archi basaltici presenti in due tipologie, come arco composto da un pezzo unico oppure da più conci. A sud della via Pippia, si trova la chiesetta campestre dedicata a Sant'Antonio da Padova, la bella facciata in pietra presenta un campanile a vela, l'altare risale al XVII secolo. Dietro l'edificio religioso sono presenti i resti del novenario con dei bellissimi architravi decorati.Un'altra graziosissima chiesetta campestre ਠubicata invece all'ingresso del paese da Narbolia, sul Corso Umberto. Si tratta di Santa Maria della Rosa risalente al XIII secolo, che presenta una pianta a croce latina con una volta a crociera, l'edificio ospita il due luglio la festa più importante del paese dedicata appunto a Santa Maria ed ਠsede dell'Ardia, la tipica corsa dei cavalli dedicata alla Santa. Un edificio senza dubbio degno di nota per le dimensioni ma anche per la cura dei particolari e l'architettura ਠsicuramente la Casa Aragonese, in stile gotico-catalano, oggi sede della biblioteca comunale. Si tratta di un edificio risalente alla fine del '600 di proprietà del canonico Pietro Spano che divenne anche la residenza estiva degli arcivescovi della diocesi di Arborea.Ma una visita al centro storico di Seneghe non puಠdirsi completa se non include anche i diversi pozzi e abbeveratoi che contraddistinguono il paese da sempre famoso per la grande ricchezza d'acqua. Da segnalare a proposito le funtane di Sa Rocca e Montighe Pardighe, il pozzo antistante la Casa Aragonese e il pozzo De su Zafferanu. Testo di Gabriella Lucchesu
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