Regione autonoma della Sardegna
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Poco più avanti, a km 1,300, attraversando il chiuso a sinistra, dopo una breve ricerca ecco il Craccheras, nuraghe complesso ricoperto dalla macchia.A km 1,500 sulla sinistra in corrispondenza dell'incrocio con una strada sterrata la tomba dei giganti, erroneamente chiamata S'Ommo de sas Zanas, ci aspetta col suo corridoio di grandi lastre di basalto quasi intatto.A km 1,700 scavalchiamo il muretto a secco sulla sinistra, poi una recinzione in rete metallica e osserviamo un'altra tomba dei giganti di cui rimane la pianta del corridoio e parte dell'esedra. Guardando sul costone di fronte, nascosto tra la vegetazione ed i fichi d'india si puಠscorgere il nuraghe a corridoio di Narva che troveremo a km 2,800 sulla sinistra, all'interno di un chiuso con cancello in ferro e pilastri in cemento con la scritta S 72, il nuraghe si trova poche decine di metri lungo la discesa ed ਠfacile da visitare e molto interessante.
A km 4,200 troviamo sulla destra la fonte di Perd'abba col suo abbeveratoio.
A km 4,400 sulla destra incrocio con la strada che, dopo un percorso immerso nel bosco di lecci porta a Sos Paris. A km 4,800, sulla sinistra, una piazzola dove parcheggiare l'auto, guardando dritto lungo la stradai si vede il nuraghe Campu con la sua intatta torre centrale e altre due piccole disposte ai lati, sul cocuzzolo sulla sinistra che sembra affacciarsi sulla pianura si nasconde il nuraghe Lande. Parcheggiamo l'auto e proseguiamo a piedi per trenta metri poi percorriamo il breve sentiero che porta ad un cancello sulla sinistra, varchiamolo e, a poche decina di metri sul costone, troviamo lo splendido il nuraghe Littu, non mancate di osservare l'imponente pilastro costruito con massi basaltici da cui si dipartono due arcate: a sinstra quella del corridoio d'ingresso, a destra quella del corridoio delle scale cNuraghe littu 800he conduce sulla sommità della torre da dove si gode di una vista che spazia dal Gennargentu al Monte Arcuentu passando per il Grighine, Monte Arci, il Linas e buona parte del Campidano.
Torniamo in macchina e proseguiamo sino al punto lungo la strada più vicino a nuraghe Campu che merita una visita. Dal km 6,400 la strada attraversa una sughereta. A km 7,00 troviamo un cancello rustico in ferro sulla sinistra , varchiamolo ed a poche decine di metri a sinistra del sentiero troveremo i resti di un piccolo insediamento del periodo della dominazione romana.A km 7,300 parcheggiamo sullo slargo sulla sinistra e scendiamo dalla macchina ad ammirare un lungo tratto della costa: va da Dapo Frasca a Capo Caccia, proprio di fronte seguendo idealmente la direzione della strada in discesa, noteremo, quasi sul mare, in rilievo troco conico dove riposano i resti dell'Acropoli di Cornus.A km 7,800 fermiamoci sulla piazzola a sinistra, nel chiuso sull'altro lato della strada troveremo alcune antiche "pinnettas" in pietra utilizzate sino a pochi decenni come rifugio per uomini ed animali domestici.A km 9,00 parcheggiamo sulla piazzola a sinistra e proseguiamo per cento metr,i scavalchiamo la rete dell'ingresso al chiuso e ci portiamo sul pianoro circolare che abbiamo sicuramente notato, da qualche chilometro, qui, sul bordo del rilievo si trova il nuraghe Cavala.
A km 10,900 la strada fa una curva di 90° a sinistra, sulla destra una strada sterrata, nel chiuso di fronte il nuraghe Perdighis. prendendo lo sterrato a dx e proseguendo per trecento metri sulla destra troviamo Funtana Fraigada, fonte del periodo romano riparata da una costruzione di forma cubica in calcestruzzo e pietra, proseguendo invece sulla strada asfaltata al km 11,00 nel chiuso alla sinistra troveremo un vecchio forno per la calce.A km 11,500 dalla partenza la strada confluisce nella strada che a sinistra porta a Narbolia mentre a destra, dopo km 2, 200 confluisce nella SS 292, proseguendo a sinistra si va a Riola Sardo, a destra alle borgate marine di Torre del Pozzo (km 17,00) e S'Archittu (km 18,00), Santa Caterina (km 20,00).Francesco Cubeddu
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